Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Ivrea si unisce alla quotidiana battaglia degli avvocati che, in ogni parte del mondo, svolgono la professione in situazioni di pericolo; colleghi e colleghe colpevoli solo di garantire la difesa dei propri assistiti nel quadro del rispetto dei diritti fondamentali e del giusto processo, così come previsto nelle convenzioni internazionali.
A questo fine, il Coa plaude all’iniziativa del Comitato di Pari Opportunità di Ivrea che, unitamente ad altri Cpo, intende diffondere il seguente comunicato:
Il 24 gennaio si celebra la 14ma Giornata internazionale dell’Avvocato in pericolo, quest’anno dedicata alla professione di Avvocato in Iran.
Il Comitato Pari Opportunità di Ivrea, unitamente agli altri CPO degli ordini Forensi, ritiene doverosa una riflessione e un pensiero alle colleghe ed ai colleghi che, nel mondo e in particolare in Iran, lottano quotidianamente per esercitare la loro professione, e tutelare i diritti delle persone che assistono.
Nulla per loro è scontato. Molti hanno pagato con la vita, con la restrizione della libertà personale, con reiterati abusi e violenze, psicologiche e fisiche.
Troppo spesso inermi contro poteri sempre più forti, più ostili, più violenti e spregiudicati.
Poteri troppo spesso impuniti.
Noi, che questa professione la esercitiamo in un’altra parte del mondo, abbiamo il dovere di dare voce e luce alle colleghe ed ai colleghi iraniani.
La condivisione delle battaglie in cui credono, e in cui crediamo anche noi, possa essere quello strumento di persuasione capace di abbattere quei poteri oscuri, e restituire alle nostre colleghe ed ai nostri colleghi, iraniani e nel mondo, il libero esercizio della loro professione, in un libero stato di diritto e democrazia.
Il video ha l’accompagnamento musicale di Shervin Hajipour, con il brano “Baraye”, una parola persiana che significa “per”, “a causa di”. I versi hanno origine da tweet di iraniane e iraniani che parlano delle proprie condizioni di vita all’interno del Paese. Il suo autore è stato incarcerato per averla pubblicata, è comunque diventata un inno alle proteste in Iran, scoppiate dopo la morte di Mahsa Amini. La 22enne è stata arrestata e poi uccisa dalla polizia religiosa il 13 settembre 2022 a Teheran per aver indossato in modo sbagliato il velo in un luogo pubblico.
Mai più.
Il Comitato Pari Opportunità
- Video per la Giornata internazionale degli avvocati in pericolo