20 Settembre 2023
Cari Colleghe e Colleghi,
nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione di Cassa Forense, ha deliberato il differimento al 31 dicembre 2023 della riscossione del contributo minimo integrativo nella misura rivalutata pari ad € 805,00.
Rimane viceversa fermo il termine del 30 settembre per il pagamento della IV rata del contributo soggettivo minimo (€ 974,00 salvo agevolazioni previste dai regolamenti) e del contributo di maternità (€ 82,69).
Come avevo avuto modo di anticipare nel corso del nostro ultimo incontro formativo, l'Ente, nel settembre 2022, aveva deciso di prorogare anche per il 2023 la temporanea abrogazione del contributo minimo integrativo.
Tale misura, che ripeteva analoga decisione di Cassa applicata sin dal 2018, si era resa opportuna per un duplice ordine di ragioni: da un lato, essa era volta ad evitare l'iniquità della previsione di un contributo minimo predeterminato, slegato dal 4% CPA realmente fatturato, con la conseguenza che svariate migliaia di colleghi si trovavano a versare all'Ente, a tal titolo, più di quanto avessero percepito dal cliente; per altro verso, la temporanea abrogazione del contributo sarebbe stata in linea con la previsione contenuta nel testo della Riforma Previdenziale ancora all'esame dei Ministeri Vigilanti.
A seguito della mancata approvazione da parte dei Ministeri della proposta di abrogazione, anche per l'anno 2023, del pagamento del minimo integrativo, il CdA di Cassa, sentito il parere del Comitato dei Delegati, ampiamente favorevole, ha pertanto ritenuto di impugnare il provvedimento di diniego, con ricorso al Tar, la cui udienza di discussione è fissata al 25 ottobre prossimo.
Nelle more, si è dunque deciso di posticipare la scadenza del pagamento dei contributi minimi integrativi al 31.12.2023, confidando nell'accoglimento del proposto ricorso.
Sarà mia cura notiziarVi non appena la Cassa conoscerà l'esito della controversia.
Un cordiale saluto
Fabio Cecchin
Delegato Cassa Forense Piemonte e Valle d'Aosta