CODE IN TRIBUNALE - PRECISAZIONI DEL COA AGLI ISCRITTI

21 Settembre 2020

Care Colleghe e Cari Colleghi,

raccolte diverse lamentele da parte di alcuni Colleghi, sopratutto in materia penale, per le disposizioni dell'Ordine di servizio n. 22 del Presidente del Tribunale Dott. Bevilacqua, in qualità di responsabile della Commissione penale, all'interno del Consiglio dell'Ordine, intendo precisare che:

in data 17 luglio 2020, stante il cessato periodo emergenziale, venivo convocato, con la Collega Alessandra Bazzaro in rappresentanza della Camera Penale, dalla Presidente di Sezione Penale Dott.ssa Stoppini, per la revisione del protocollo "Sportello virtuale" in essere fino a quel momento.

Da parte del COA e della Camera Penale veniva espresso parere positivo sul funzionamento del protocollo, con una sola eccezione relativa alla possibilità di poter accedere alle cancellerie anche senza l'obbligatorietà della prenotazione.

Tale richiesta veniva avanzata per far fronte a tutte quelle urgenze che non permettono una programmazione anticipata delle commissioni tramite prenotazione telefonica.

Si è, quindi, chiesto che venisse previsto un "doppio binario" prenotazioni per le commissioni di routine e presenza fisica "a coda" per le urgenze.

Ci è stato risposto che, pur comprendendo la nostra richiesta, ciò non era possibile in quanto "Anche l'alternativa fra prenotazione e visione senza prenotazione non è funzionale all'organizzazione dei servizi, stante l'attuale carenza di organico del personale amministrativo" e dunque ingestibile.

All'incontro successivo del 31 luglio preso atto, tra le parti presenti, che non era possibile raggiungere un punto di incontro stante il netto rifiuto del Tribunale a concedere l'accesso alle cancellerie con il sistema del doppio binario, il COA, e la Camera Penale, si esprimevano per il libero accesso, meno limitante per lo svolgimento della professione.

Occorre precisare che molte delle problematiche attualmente emerse, si verificherebbero comunque anche con l’accesso a prenotazione, in quanto se un Collega necessitasse di un'ora per visionare e fare copie di un fascicolo, l'appuntamento successivo dovrebbe slittare, accavallandosi gli accessi e creandosi comunque la coda.

La prenotazione per accedere alle cancellerie prevede la programmazione, con notevole anticipo, di ogni commissione. Nel periodo emergenziale, soprattutto nel mese di luglio, l’affluenza in Tribunale era decisamente inferiore a quella attuale, e ritengo andrà sempre crescendo. Ciò non permetterà di gestire le urgenze, come accadeva a luglio, ottenendo appuntamenti per il giorno successivo, creandosi così, necessariamente, ulteriore disguido e malcontento.

Altro discorso è quello relativo ai depositi telematici. Con la revoca del protocollo (ricordo che si trattava di una circostanza eccezionale) si è dovuto, per forza tornare ai depositi cartacei in quanto, fatto salvo il periodo emergenziale, la maggior parte dei depositi è prevista dalla legge esclusivamente con modalità cartacea.

Ciò detto, non corrispondono al vero le voci, che purtroppo circolano, secondo cui la decisione di accedere di presenza e non a prenotazione impedirebbe l’ammissibilità dei depositi degli atti via pec o peo.

Altri Colleghi mi hanno, per altro, riferito, che alcuni atti, da anni depositati e accettati dalle cancellerie via pec, dal 1 settembre sono stati rifiutati o dichiarati inammissibili dai Giudici destinatari delle istanze. Ciò esclusivamente per decisione unilaterale dell’autorità giudiziaria.

Ho provveduto, in data 2 settembre 2020 a comunicare ai partecipanti al "Tavolo di lavoro revisione protocollo" che l'applicazione rigida dell'Ordine di servizio n. 22/2020 appariva oltremodo, incomprensibilmente, restrittiva.

In data 16 settembre 2020, ricevevo comunicazione dal Presidente, dott. Bevilacqua, del seguente tenore: omissis… "Stante la Sua richiesta, sarò  lieto di provvedere quanto prima  alla convocazione di un  tavolo di lavoro per la  valutazione della fattibilità di  un protocollo diretto alla valutazione ed alla concretizzazione  delle possibilità  di deposito in materia penale di atti con sistema elettronico, nonché delle relative modalità"

Ovviamente si potrà discutere e regolamentare esclusivamente il deposito di alcuni atti con modalità che non vadano a inficiare la legalità dell'atto stesso.

Sperando di aver chiarito l’attuale situazione Vi chiedo la cortesia di inviare, all’indirizzo mail del COA, eventuali Vostri suggerimenti da proporre nel prossimo tavolo di lavoro, affinché sia possibile risolvere il maggior numero dei problemi in relazione a tutte le esigenze che verranno evidenziate.

Ivrea, 19 settembre 2020

 

Il Consigliere Paolo Maisto

(Responsabile della Commissione Penale)

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